Sei pronto per comprendere tutto sulla gestione del Codice Identificativo di Gara (CIG) a partire dal 1° gennaio 2024?
Scopriamo insieme cosa cambierà e quali nuove procedure sono state introdotte.
Cos’è il CIG e perché è così cruciale?
Il CIG, ovvero Codice Identificativo di Gara, è una sequenza alfanumerica generata e rilasciata – per mezzo di appositi sistemi informatici dedicati attraverso la compilazione di un form definito – dall’Anac. Essenziale per le gare pubbliche, il CIG identifica le procedure espletate ed i contratti stipulati dalla pubblica amministrazione, garantendo tracciabilità e adempimenti contributivi.
Infatti, come riportato sul sito dell’Anac, il CIG serve per:
- comunicare in modo corretto le informazioni utili agli organi che curano la vigilanza nell’ambito delle gare;
- il tracciamento delle movimentazioni finanziarie, relative all’affidamento dei lavori o delle forniture o di servizi;
- rispettare gli adempimenti contributivi, sia di privati che di enti pubblici. Inoltre, il CIG serve per la contribuzione di privati e soggetti pubblici.
I diversi tipi di CIG e il loro ruolo
Esistono quattro varianti di CIG, ognuna adatta a diverse tipologie di procedure. Dal CIG semplificato al CIG master, padre e figlio, ognuno contribuisce a tracciare e individuare contratti pubblici in modo specifico.
CIG Semplificato: Utilizzato per micro-contratti e contratti esclusi dall’applicazione del Codice.
CIG Master: Identifica i pagamenti “in nome” di altri CIG assegnati a lotti diversi di una stessa gara.
CIG Padre: Richiesto in convenzioni e accordi quadro, individua gli iter per selezionare i contraenti.
CIG Figlio (o derivato): Usato per individuare contratti sottoscritti in seguito ad accordi quadro, collegato al CIG padre.
Le novità del 2024
A decorrere dal 1° gennaio 2024, l’acquisizione del CIG viene effettuata direttamente dalle piattaforme di approvvigionamento digitale certificate che gestiscono il ciclo di vita del contratto, mediante lo scambio di dati e informazioni con la BDNCP. Di conseguenza, il CIG non deve più essere acquisito inserendo dati in un sistema separato, come succedeva con SIMOG/SmartCIG.
La gestione del contratto sulla piattaforma di approvvigionamento digitale certificata consente di acquisire immediatamente il CIG, al momento della gestione della specifica fase del contratto che lo richiede, mediante scambio di dati in modalità interoperabile tra BDNCP e la piattaforma.
Criticità ed interventi operativi
L’evoluzione normativa ha generato diverse criticità, spiegate dettagliatamente nella Comunicazione ANCI del 10/01/2024. Vulnus del dibattito è stata la modalità di gestione per l’acquisizione di CIG per i cd. micro-affidamenti, ossia che prevedono importi inferiori a € 5.000,00 iva esclusa.
A tal fine, si riporta la cronistoria oggetto del dibattito:
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l’articolo 1, comma 450 della legge n. 296 del 2006 aveva esentato gli affidamenti diretti inferiori a € 1.000,00 iva esclusa dall’utilizzo di mercati elettronici di acquisizione – quale il MEPA – generando la prassi con i seguenti step: CIG acquisito con SmartCIG e affidamento per mezzo PEC a seguito di giusta determinazione.
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La previsione di cui sopra è stata riconfermata dall’art. 1, comma 130, legge n. 145 del 2018, aumentando il valore di tale soglia fino a € 5.000,00 iva esclusa.
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Con l’acquisizione dell’efficacia parziale del nuovo codice dei contratti pubblici (D. Lgs. 36/2023), il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a seguito di una richiesta informativa, comunica – proprio Parere del 27/07/2023 n. 2196 – che dal 01/01/2024 sarebbe divenuto obbligatorio l’utilizzo di piattaforma digitale (quale MEPA) anche per gli affidamenti oggetto di questa disquisizione.
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Con Delibera ANAC n. 582 del 13 dicembre 2023, d’intesa con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si indica che:
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- 1) dal 01/01/2024, con l’acquisizione della totale efficacia del nuovo codice dei contratti pubblici, si apre lo scenario della disciplina sulla digitalizzazione dei contratti pubblici. Con tale previsione, diviene operativo l’acquisizione dei CIG per mezzo di una piattaforma digitale certificata attraverso l’interrompibilità con i sistemi dell’Anac, interpretandolo per qualunque tipo di affidamento per il quale è necessario prendere il CIG;
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- 2) resta consentita, fino a nuova comunicazione, l’acquisizione del CIG attraverso il sistema Simog per le procedure i cui bandi o avvisi siano stati pubblicati o le cui lettere di invito sono state inviate entro il 31 dicembre 2023: il sistema Simog consentirà il perfezionamento dei suddetti CIG esclusivamente se la data di pubblicazione del bando o della spedizione della lettera di invito è antecedente il 01/01/2024; i CIG acquisiti successivamente a tale data saranno automaticamente eliminati entro 48 ore se non riferiti a procedure pubblicate entro il 31 dicembre 2023;
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- 3) fino al 30 giugno 2024, anche al fine dell’assolvimento degli obblighi di comunicazione nei confronti della BDNCP, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti hanno facoltà di utilizzare l’interfaccia web messa a disposizione mediante la PCP per l’acquisizione del CIG:
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- – acquisizione del CIG ai soli fini della tracciabilità, per le ipotesi individuate nell’aggiornamento alla determina n. 4/2011 sulla tracciabilità dei flussi finanziari, per le quali era previsa l’acquisizione dello SmartCIG senza limiti di importo;
- – fattispecie previste dalla delibera 214/2022 e successivi aggiornamenti;
- – adesione ad accordi quadro e convenzioni i cui bandi siano stati pubblicati entro il 31/12/2023 con o senza successivo confronto competitivo;
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- – ripetizione di lavori o servizi analoghi ai sensi dell’articolo 76, comma 6, del codice previste dalla documentazione di gara originaria relativa a procedure pubblicate prima del 31/12/2023.
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Con Delibera ANAC n. 584 del 19 dicembre 2023 sono state specificate le indicazioni relative all’obbligo di acquisizione del CIG e di pagamento del contributo in favore dell’Autorità per le fattispecie escluse dall’ambito di applicazione del codice dei contratti pubblici, in vigore dal 01/01/2024.
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Con Delibera ANAC n. 585 del 19 dicembre 2023 si indica che tenendo conto di quanto previsto dal comma 3 dell’art. 3 della legge n. 136/2010 per i pagamenti effettuati dagli operatori privati in favore di gestori e fornitori di pubblici servizi a rete, si ritiene che anche i pagamenti relativi alle utenze delle pubbliche amministrazioni (quali, a titolo esemplificativo, luce, gas e telefono) possano essere effettuati, analogamente alle modalità indicate nei contratti di mutuo, avvalendosi del SDD senza indicare i codici CIG nel singolo pagamento (ma soltanto nella delega a monte). Per le spese giornaliere di importo inferiore a 1.500 euro, quali a titolo esemplificativo, le spese relative ai pagamenti di valori bollati, imposte ed altri diritti erariali, spese postali, biglietti di mezzi di trasporto, giornali e pubblicazioni, si richiama quanto stabilito al citato comma 3 dell’art. 3 in ordine alla possibilità di utilizzo di sistemi diversi dal bonifico bancario o postale, fermi restando il divieto di impiego del contante e l’obbligo di documentazione della spesa.
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La previsione di cui sopra ha generato molteplici criticità (tecniche, operative e normative), illustrate nella Comunicazione ANCI del 10/01/2024 (Prot. n. 2/VSG/SD/vs-24) rivolta all’Anac (e per conoscenza al MIT) ove, quest’ultimo, in pari data, accoglie le doglianze mostrate come segue: la Piattaforma Contratti Pubblici (PCP) permetterà di acquisire i CIG (simil uso dello SmartCIG) anche per gli affidamenti diretti per importi inferiori a € 5.000,00 iva esclusa fino al 30/09/2024. Dal giorno successivo, sarà obbligatorio l’utilizzo esclusivo delle piattaforme certificate.
Inoltre, recentemente è stato riattivato il modulo “SmartCIG” esclusivamente – citando quanto riportato dal sito di ANAC – per “la visualizzazione degli smartCIG già acquisiti, ma non la modifica o la creazione di nuovi”.
Modalità di Acquisizione del CIG nel 2024
Pertanto, riassumendo quanto detto, ad oggi esistono due modalità per l’acquisizione dei CIG, ossia:
- Piattaforme Certificate
A partire dal 1° gennaio 2024, le piattaforme di approvvigionamento digitale certificate rappresentano il principale canale per l’acquisizione del CIG. Queste piattaforme gestiscono il flusso completo del contratto, inclusa l’assegnazione del Codice Identificativo di Gara in modo immediato e integrato.
- Interfaccia Web della Piattaforma Contratti Pubblici (PCP)
Fino al 30 settembre 2024, l’acquisizione del CIG tramite l’interfaccia web messa a disposizione dalla Piattaforma Contratti Pubblici (PCP) è consentita per determinati casi, come micro-affidamenti inferiori a € 5.000,00 (iva esclusa) e per specifiche situazioni indicate nella Delibera ANAC n. 582 del 13 dicembre 2023.

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